giovedì 10 ottobre 2013

Una riforma dell'acquedotto

"Il Popolo Trentino", 29 gennaio 1889, n. 21


Fiavé, 20. -In questa grossa villa abbiamo a deplorare una mancanza gravissima, quella d'un acqua potabile veramente buona e salubre. Il difetto non è nella qualità, che alla sorgente è ottima; ma nella conduttura fatta con cannoni di legno scoperti e soggetti alle infiltrazioni più antigeniche. Conseguenza: febbri perniciose, tifi ed altri malanni. La riforma dell'acquedotto è il primo punto del programma di ogni nuova elezione e rappresentanza comunale. Ma finora non se ne fece nulla. Faccia l'attuale rappresentanza quello che non seppero fare le altre. Un nuovo condotto con tubi di cemento sotterrati a giusta profondità sarà sufficiente com'è urgente; se costerà qualche migliaio di fiorini, saranno senza dubbio bene spesi.
Zenone