martedì 6 maggio 2014

Il coro ceciliano di Ragoli

La Voce Cattolica, 19 novembre 1891

Giudicarie 14 Nov. - Non sono di Ragoli, ma conosco a fondo quel paese e potrei dire che di mia vita vi passo 13 mesi all'anno. Non son musico, ma non ho l'orecchio del tutto stonato: e unicamente per completare la cronaca ceciliana azzardo il seguente cenno.
A Ragoli si canta musica di S. Cecilia. Dal Corpus Domini al Rosario fu cantata tre volte la messa S. Mathei a tre voci e a me parve cantata bene e di bene in meglio.
Ho sentito poi cantare un magnifico Pange lingua a tre voci, il Deus tuorum militum del Fogazzaro a quattro voci disuguali, Litanie dell'A. Osenda a tre voci, altre litanie a quattro e a cinque voci, e il Libera me del Musch, e tutto abbastanza bene.
Tutto merito del Rev. Felice Beltrami curato di Saone e dei cantori di Ragoli, che quantunque in circostanze difficili seppero sotto quel valente fare questi sforzi.
Siccome mi preme assai quel paese ringrazio pur io e Maestro e Cantori e vorrei pregarli a continuare e a progredire.
Sta bene a Ragoli un coro bravo e forte; lo richiede anche la sua chiesa che è una fra le belle. Peccato che vi manchi l'organo, che vi si potrebbero vedere funzioni da città, però so che quel comune è bene intenzionato, e io spero che il coro ceciliano porterà la risoluzione dell'organo.
Profano
Veduta di Ragoli nel 1933