venerdì 22 novembre 2013

Il casello di Lundo

"La Voce Cattolica", 16 maggio 1878, firmato X

Abbiamo dalle Giudicarie: Trovandosi il paese di Lundo all'elevatezza dei pascoli bassi (circa 700 metri s.m.) questo paese è essenzialmente alpestre, cosicché la coltura principale degli abitanti in questa zona è quella del bestiame. L'utilizzazione dei prodotti delle mandre era cosa ben naturale, e già nel 1851 si costruiva un apposito fabbricato per la manipolazione del latte. A partire da quell'epoca, abbenché la scienza in questo ramo agricolo non si fosse inoltrata fino a noi, si vide ben presto aumentare il benessere generale della popolazione; il bestiame si migliorò ed aumentò di molto. Nel giugno 1877 una lezione del sig. Chevalley direttore del caseificio della stazione agraria di Trento ci fece comprendere, come la nostra industria lattifera era ancor nell'infanzia, e che dal nostro latte si potean ritrarre prodotti maggiori e migliori d'assai. Animati da tale discorso, si prese tosto la deliberazione di rinnovare completamente il vecchio edifizio e l'antica manipolazione per adottare i nuovi razionali sistemi. Ora ad onta delle tante difficoltà ed opposizioni, siamo orgogliosi di possedere il solo casello modello a sistema di raffreddamento che vi sia nella nostra valle. Il sig. direttore ci fece lode per l'organizzazione interna della latteria, e sopra tutto per la costruzione del focolare. Eseguiti i consigli del sig. direttore Chevalley si adottò il sistema di caldaia mobile con mantello. Il lavoro riuscì a perfezione e di poco costo.
Il giorno 6 maggio corr. Il sig Chevalley assistito da uno dei suoi migliori allievi e in presenza d'un pubblico ansioso confezionava il primo formaggio con tutte le regole dell'arte. L'esito fu tale in quel giorno e nei susseguenti che tutti indistintamente rimasero meravigliati. I più avversari, fra i quali i vecchi casari, sono pienamente d'accordo nel dichiarare, che la differenza di ricavato, come pure la qualità sono veramente sorprendenti.
Veduto un esito sì brillante adesso ciascuno pensa di aumentar prati e vacche, di cessare l'allevamento, in una parola produrre la maggior quantità di latte possibile. Egli è a desiderarsi che tale sistema si diffonda rapidamente in tutte le nostre valli.
Infinite grazie pertanto sieno rese al signor Chevalley, che con tanto zelo e premura promosse e perfezionò fra noi un ramo sì importante pel benessere del nostro paese, e non risparmiando né fatiche né disagi si adoperò per l'ottima riuscita del casello modello di Lundo, rimanendo fra noi 10 giorni mostrando la sua già nota valentia nel lavorare il latte. Le replicate salve di mortaretti con cui questa popolazione volle onorare il sig. Chevalley specialmente il giorno 12 corr. in cui tenne una lunga conferenza, sono una prova non dubbia dell'universale soddisfazione.
Imperitura sarà pure la riconoscenza di Lundo verso l'onorevole consorzio agrario trentino che con non mai abbastanza lodata sollecitudine e disinteresse cooperò agli sforzi di questa popolazione, per ottenere un sì splendido risultato.
Lundo, 12 maggio 1878

X.