giovedì 22 maggio 2014

La Famiglia Cooperativa di Saone

La Famiglia Cristiana, 17 novembre 1893

Tione, 14
(Festa e Famiglia cooperativa a Saone). Ieridì si festeggiava a Saone il titolare si S. Brizio, e questa volta in modo più solenne del solito, perché era la prima volta che il Pastore di quel buon popolo si poteva ufficialmente chiamare indipendente. Gli amici di qua e di là del Durone si diedero la posta per brindare al fortunato collega. Senza contare i molti che impediti, vi parteciparono in spirito, una dozzina però erano presenti di corpo, e senza che ve lo dica onorarono il festeggiato in un entente cordialissimo.
Tra gli altri c'era Renzo, l'apostolo, scusate la frase, delle Cooperative trentine, ed anzi era venuto per prendere due piccioni ad una fava, cioè per condividere la gioia coll'amico riuscito vittorioso nella quistione della congrua, e per iniziare una cooperativa nei pressi della capitale giudicariese.
Difatti calate le tenebre quei popolani si unirono tutti in canonica per sentire un po' di conferenza sullo scopo di queste associazioni rurali di recente istituzione.
Il modo facile e popolare ed insieme faceto del conferenziere, col quale faceva andare in sugo e sangue il fine ed i mezzi per conseguirlo di queste società, conquise gli animi in modo che seduta stante ben oltre a 30 furono i capi-famiglia che diedero il loro nome per una Famiglia cooperativa in Saone, la quale abbraccierà il distretto giudiziario di Tione, e gioverà in modo speciale pei paesi di Saone, Preore, Ragoli, Montagne, Zuclo e Bolbeno.
In conclusione, ancora entro questo mese speriamo avere la nomina delle direzioni, ed entro l'anno inscritta nei pubblici registri questa società cooperativa rurale, la nona che nel breve giro di due anni ha vita per l'attività instancabile d'un prete solo. Non so che dire se Renzo non se lo vede più a chiacchierare sulle Gazzette; lo troviamo però molto vivo ai fatti e dove, se ci trova sugo lui, ce ne trova molto più il nostro popolo. Nelle sue Chiacchiere sulla cooperazione rurale, comparse l'anno scorso sulla "Famiglia", egli prevedeva che finirà coll'essere lapidato; io come io, proporrei subito che fosse invece crocifisso; non vi pare il caso? - In fatto a scuole miste, o mistiche, come dice il volgo, ne avrei di belle e grosse, ma bocca taci e saluti ai fratelli. Vostro
O.P.